Presentazione Percorso e Favoriti Tour of Britain 2022
In un inizio settembre zeppo di appuntamenti, trova spazio anche il Tour of Britain 2022. La corsa a tappe britannica, di livello Pro.Series si terrà dal 4 all’11 settembre e sarà un appuntamento importante per quei corridori che vorranno ultimare la loro preparazione in vista del Mondiale di Wollongong 2022. Da non trascurare, inoltre, il fatto che in palio ci sono parecchi punti che potranno risultare pesanti nella corsa-salvezza in chiave graduatoria World Tour 2023. A testimonianza del valore della competizione britannica anche il recente Albo d’oro: gli ultimi tre vincitori, in ordine di tempo, sono nientemeno che Julian Alaphilippe, Mathieu van der Poel e Wout van Aert. Nell’edizione 2022 saranno complessivamente in gara 18 formazioni, di cui 5 del massimo livello mondiale; in gara anche i portacolori della Professional italiana Bardiani-CSF-Faizanè.
HASHTAG UFFICIALE: #TourOfBritain
Albo d’oro recente Tour of Britain
2021 VAN AERT Wout
2020 Non disputato a causa della pandemia di Covid-19
2019 VAN DER POEL Mathieu
2018 ALAPHILIPPE Julian
2017 BOOM Lars
2016 CUMMINGS Steve
2015 BOASSON HAGEN Edvald
2014 VAN BAARLE Dylan
2013 WIGGINS Bradley
2012 HAAS Nathan
2011 BOOM Lars
Percorso Tour of Britain 2022
Otto le tappe previste in questa edizione del Tour of Britain. Si parte dalla Scozia, per la precisione da Aberdeen, e la giornata di gare prevede subito un arrivo in salita. La frazione di apertura termina infatti al Glenshee Ski Centre, a 648 metri sul livello del mare (181,3 i chilometri totali). Il menù di giornata prevede tanti saliscendi nella prima metà, con tre Gran premi della Montagna, Bennachie Forest (1,2 km al 5,4%), Lord’s Throat (1 km all’8,2%) e Suie Hill (1,9 km all’8,7%), strappi quindi non particolarmente lunghi ma con pendenze non trascurabili. Nel finale poi la strada tenderà sempre a salire leggermente, ma con regolarità, fino all’erta conclusiva, fatta di 8,4 km al 3,1%.
Percorso di difficile lettura anche nella seconda tappa, quando il gruppo andrà da Hawick a Duns (175,2 km). La parte più succosa è concentrata nei 25 km finali: previsti gli strappi di Wanside Ring (2,1 km al 5,7%) e Mainslaughter Law (1,7 km al 5,9%) prima di quello di Hardens Hill (1,9 km al 4,7%), che si concluderà a poco più di 6 chilometri dal traguardo. Da lì, picchiata verso il finale e distacchi più che probabili fra gli uomini che punteranno alla classifica generale. Il cammino del Tour of Britain prosegue nel cuore dell’Inghilterra con la tappa che andrà da Durham a Sunderland (164 km): si tratta di un’altra frazione molto mossa, con tre salite categorizzate lungo il tragitto. Una arriva dopo poco più di 40 chilometri di gara ed è una delle più dure di tutta la competizione: Chapel Fell misura infatti 4,1 km al 7,8%); a seguire ci sarà l’ascesa di Billy Lane (1,8 km al 7,1%) e, nel finale, quella di High Moorsley (1,2 km al 5,3%). Le difficoltà vanno comunque a scemare con il passare dei chilometri, cosa che potrebbe far bene alle speranze dei velocisti.
Si prosegue con il canovaccio dei giorni precedenti anche in occasione della quarta tappa, che va da Redcar a Duncombe Park (Helmsley), per un totale di 149,5 chilometri. Lungo il percorso ci sono tre Gpm: Robin Hood’s Bay, (1,5 km al 10,2%), Egton Bank (1,8 all’8,2%) e il muro di Carlton Bank (quasi 2 km al 10,2%). Scollinato questo, mancheranno ancora 26 chilometri all’arrivo, che presentano però un ulteriore strappo, ai -9. Insomma, un altro finale insidioso, che terrà i pronostici molto aperti. La quinta frazione in programma aprirà la seconda metà del giro e porterà i corridori da West Bridgefield a Mansfield (186,8 km): stavolta le asperità sono minori e meno pronunciate rispetto alle tappe precedenti (un solo Gpm, di soli 400 metri, seppur all’8,5%). Nel finale c’è comunque qualche tratto insidioso, ma la lotta per il successo di giornata sembra riservata ai velocisti, se le loro squadre riusciranno a tenere cucita la corsa. La tappa numero 6, da Tewkesbury a Gloucester, sarà invece “agitata”: due Gpm categorizzati (Round Hill, 1,8 km al 9,4%, e Withington Hill, 1,5% al 6,9%) subito nelle fasi iniziali, poi un lungo tratto pianeggiante. Gli ultimi 25 chilometri vedranno però uno strappo di Seconda categoria, Crawley Hill (1,7 km all’8,1%) e un altro zampellotto (2,2 km al 5,7%), il cui punto di scollinamento è posto ai -10 dall’arrivo: insomma ci sono tutti gli ingredienti per un finale molto incerto.
La frazione numero 7, da West Bay a Ferndown (175,9 km), rimane sulla falsariga di tante precedenti: percorso nervoso, saliscendi e strappi brevi ma tosti. Il grosso dei punti complicati è posto però nella prima metà di gara (in cui ci sono anche tre Gpm: Daggers Gate, 1 km al 3,1%; Whiteways Hill, 1,5 al 7,1%; Okeford Hill, 1,7 km al 7,1). Da lì in poi la strada si farà meno aspra e permetterà magari alle squadre dei velocisti di chiudere il divario con un’eventuale fuga. L’ultima tappa, da Ryde a The Needles, per 149 chilometri, promette scintille, oltre che, per chi potrà seguirla in televisione, paesaggi splendidi: nell’arco del percorso sono spalmati tre Gpm (Brading Down, 1,9 km al 5,8%; Cowleaze Hill, 1,7 km al 6,1%; Zig Zag Road, 1,4 km al 6,3% e, diversamente dal giorno precedente, anche gli ultimi chilometri saranno caratterizzati da bruschi cambi di pendenze. Il finale, in salita, ambientato nello scenario costiero dell’Isola di Wight, potrebbe inoltre essere sferzato da un vento molto insidioso.
Tappe Tour of Britain 2022
Tappa 1 (04/09): Aberdeen – Glenshee Ski Centre (181,3 km)
Tappa 2 (05/09): Hawick – Duns (175,2 km)
Tappa 3 (06/09): Durham – Sunderland (163,6 km)
Tappa 4 (07/09): Redcar – Duncombe Park, Helmsley (149,5 km)
Tappa 5 (08/09): West Bridgford – Mansfield (186,8 km)
Tappa 6 (09/09): Tewkesbury – Gloucester (170,9 km)
Tappa 7 (10/09): West Bay – Ferndown (175,9 km)
Tappa 8 (11/09): Ryde – The Needles (148,9 km)
Favoriti Tour of Britain 2022
La formazione da tenere maggiormente sott’occhio è sicuramente la squadra di casa, la Ineos Grenadiers, che ci ha sempre tenuto a fare bene sulle strade britanniche e anche quest’anno presenta un team molto competitivo. Il punto di riferimento potrebbe essere Tom Pidcock, alla prima corsa su strada dal Tour de France, che sembra particolarmente adatto al percorso e vorrà riscattare la delusione del mondiale di MTB chiuso fuori dal podio. La voglia di riscatto potrebbe motivare anche il classe 2002 Magnus Sheffield, che ha perso solo nelle ultime centinai di metri il Giro di Danimarca e potrebbe ora cercare la vittoria finale su un percorso adatto alle sue caratteristiche.
La Ineos, però, potrà contare anche su corridori più esperti come Michal Kwiatkokwsi, che al top della forma potrebbe anche sovvertire le gerarchie interne, e Richie Porte, che è all’ultima corsa della carriera e sicuramente vorrà trovare un modo per lasciare il segno. La principale antagonista della Ineos sembra poter essere la Israel-PremierTech, che arriva in Gran Bretagna con l’obiettivo di raccogliere punti UCI e per questo si presenta al via con due pezzi da 90 come il neoarrivato Dylan Teuns, anche scottato dalla mancata convocazione al Mondiale, e il canadese Mike Woods, che si è ripreso dalla commozione cerebrale che l’aveva costretto ad abbandonare la Vuelta nelle prime tappe.
Anche le altri formazioni WorldTour presentano almeno un uomo per competere per la generale, con Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe), che sembra il principale indiziato a potersi inserire nella lotta Ineos-Israel. La DSM, poi, lascerà l’incombenza di curare la classifica al giovane Oscar Onley, concentrandosi però anche sulle volate con Cees Bol. La Movistar, invece, affida le sue speranza di punti UCI allo statunitense Matteo Jorgenson, ancora a caccia della prima vittoria da pro nonostante le tante buone prestazioni di questa stagione.
Anche i team Professional, però, sembrano poter avere la chance di lottare per la generale, a partire dalla nostra Bardiani-CSF-Faizané che punterà forte sul campione italiano Filippo Zana, che già più volte si è dimostrato particolarmente competitivo nelle brevi corse a tappe. Brevi corse a tappe che quest’anno hanno visto spesso protagonista anche la Uno-X, che si presenta a questa corsa con due punte come Anton Charmig e Rasmus Tiller, con il danese più adatto alle fasi più dure della corsa, mentre il campione norvegese proverà a far valere la sua resistenza per poi sfruttare il suo spunto veloce. Si presenta al via con una doppia carta anche la Caja-Rural, che puntando su una strategia simile a quella del team norvegese schiera al via Fernando Barcelo ed Eduard Prades. Questa corsa, poi, servirà anche alle formazioni Continental per mettersi in vetrina e tra queste squadre, il corridore più atteso è sicuramente Thomas Gloag (Trinity), reduce da un successo di tappa all’ultimo Tour de l’Avenir e atteso a una prestazione di buon livello anche tra i pro.
Borsino dei Favoriti Tour of Britain 2022
***** Tom Pidcock
**** Magnus Sheffield, Dylan Teuns
*** Felix Grossschartner, Michal Kwiatkowski, Mike Woods
** Fernando Barcelo, Anton Charmig, Matteo Jorgenson, Filippo Zana
* Thomas Gloag, Oscar Onley, Richie Porte, Eduard Prades, Rasmus Tiller
Altimetrie e Planimetrie Tour of Britain 2022
Tappa 1 (4/9): Aberdeen-Glenshee Ski Centre (181,3 km)
Tappa 2 (5/9): Hawick-Duns (175,2 km)
Tappa 3 (6/9): Durham-Sunderland (163,6 km)
Tappa 4 (7/9): Redcar-Duncombe Park, Helmsley (149,5 km)
Tappa 5 (8/9): West Bridgford-Mansfield (186,8 km)
Tappa 6 (9/9): Tewkesbury-Gloucester (170,9 km)
Tappa 7 (10/9): West Bay-Ferndown (175,9 km)
Tappa 8 (11/9): Ryde-The Needles (148,9 km)
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